domenica 19 aprile 2020

La nascita della tragedia

Nel 1871 Friedrich Nietzsche pubblicò un’opera, La nascita della tragedia, in cui compariva per la prima volta il tentativo di chiarire un contrasto presente, secondo l’autore, nello spirito ellenico: quello fra la componente “apollinea” e la componente “dionisiaca”. La componente “apollinea” era intesa come la tendenza alla misura, alla compostezza, all’equilibrio, che si espresse soprattutto nelle arti figurative del periodo classico, e che egli considerò attributo fondamentale di Apollo come divinità solare. 
Dioniso, invece, il cui culto si esprimeva nelle orge e nei misteri, era l’espressione dell’aspetto opposto alla serenità apollinea. Nell’invasamento dionisiaco, Nietzsche scorgeva il manifestarsi dell’inconscio. La tragedia rappresentava per lui la sintesi di queste due opposte tendenze dello spirito greco: la componente dionisiaca era rappresentata dalle vicende dei protagonisti, luttuose, sanguinose, dominate da oscure pulsioni irrazionali, che però, a poco a poco, ritrovavano armonia attraverso il complesso evolversi delle peripezie, giungendo ad una soluzione equilibratrice.