Chi è mai il prossimo? Che cosa mai comprendiamo, del nostro prossimo, per
quanto riguarda le sue delimitazioni, voglio dire ciò con cui esso quasi si
delinea e s’imprime su di noi e in noi? Di esso non comprendiamo se non le
trasformazioni che ad opera sua si producono in noi, quel che sappiamo di lui
assomiglia ad uno spazio cui è stata data una forma vuota. Gli attribuiamo le
sensazioni che i suoi atti evocano in noi e gli conferiamo così una falsa
positività inversa. Lo plasmiamo secondo la conoscenza che abbiamo di noi,
facendone un satellite del nostro stesso sistema: e se esso ci fa luce o si
ottenebra, e noi siamo la causa ultima di questi due fatti, siamo pur sempre
indotti a credere il contrario! un mondo di fantasmi è quello in cui viviamo,
un mondo stravolto, capovolto, vuoto e tuttavia sognato come pieno e diritto!
Friedrich Nietzsche