mercoledì 22 aprile 2020

I calunniatori dell’allegria


I calunniatori dell’allegria. Uomini profondamente piagati dalla vita hanno gettato il sospetto su ogni allegria come se fosse sempre ingenua e puerile e tradisse un’irrazionalità, alla vista della quale non si potrebbe provare altro che pietà e commozione, come quando un fanciullo prossimo a morire accarezza ancora sul suo letto i propri giocattoli. Tali uomini vedono tombe nascoste e dissimulate in mezzo alle rose; divertimenti, baraonda, musica allegra appaiono loro come la risoluta autosuggestione del malato grave, che vuole sorseggiare ancora una volta, per un attimo, l’ebbrezza della vita. Ma questo giudizio sulla allegria nient’altro è che il suo riverberarsi sul cupo fondo della stanchezza e della malattia: è esso stesso qualcosa di commovente, d’irrazionale, che spinge alla compassione, anzi addirittura qualcosa d’ingenuo e puerile, ma proveniente da quella seconda infanzia che segue la vecchiaia e precorre la morte.

Friedrich Nietzsche
da Aurora
aforisma 329