I sedentari e i liberi. Soltanto nel mondo degli inferi ci viene
mostrato qualcosa del cupo sfondo di tutta quella beatitudine d’avventurieri,
che circonda Odisseo e i suoi compagni come un eterna chiarità di mari, — di
quello sfondo che poi non si dimentica più: la madre di Odisseo era morta di
pena e di struggimento per il figlio suo! C’è chi è incalzato da un luogo
all’altro, chi invece, mite e sedentario, ha il cuore a pezzi per
questo: così è sempre! L’angoscia spezza il cuore a coloro cui tocca consumare
l’esperienza dell’abbandono in cui è stata lasciata la loro idea, la loro fede,
da colui che amavano maggiormente, — questo appartiene alla
tragedia, di cui gli spiriti liberi sono protagonisti, e di cui talora sono
anche coscienti! Debbono, anche per una sola volta, scendere tra i morti,
come Odisseo, per alleviare la loro afflizione e acquietare la loro
tenerezza.
da Aurora
aforisma 562